Controllo qualità e collaudo | Seatec 2019
intervista azimut benetti group

QUALITY ASSURANCE E COLLAUDI DIGITALIZZATI: INTERVISTA A AZIMUT|BENETTI GROUP​

Controllo qualità e collaudo: perchè digitalizzare?​

SOTEHA – ZUCCHI 18 GIUGNO 2019​

Ecco come Azimut|Benetti Group ha ottimizzato i propri processi, riducendo i tempi, abbassando i costi e migliorando la qualità dei proprio prodotti.​

Presentiamo le interviste svolte durante il Seatec 2019 al reparto Quality e IT di Azimut|Benetti Group, il più grande gruppo privato del settore nautico al mondo. Azimut|Benetti Group è primo al mondo nella costruzione di megayacht e numero uno per ampiezza della gamma offerta. Il range di prodotti va dai 10 ai +100 metri e vantano 10 collezioni comprensive di 33 diversi modelli, 3 di Giga Yachts.

INTERVISTATI:  

  • Claudio Gai, Head of Quality di Azimut Yachts
  • Gianluca Santevecchi, IT Manager di Azimut Yachts
  • Alessandro Vagelli, Head of Quality di Benetti Yachts

INTERVISTATORE:  

  • Danilo Longoni, CEO e Founder di Focus Informatica

La Quality Assurance e i collaudi fanno rima con valore e competitività. I prodotti che realizza il gruppo Azimut|Benetti sono di una grande complessità e qualità. Come avete implementato questi concetti nei vostri processi?

Claudio Gai:

“La vera sfida è stata quella di mantenere degli standard comuni su tutti i nostri prodotti, valorizzando però le differenze che naturalmente hanno i tipi diversi di barca. Abbiamo quindi cercato una soluzione digitale in grado di darci delle checklist dedicate su ogni modello, di fornirci la documentazione a supporto del collaudo e di archiviare e gestire in maniera veloce tutte le informazioni raccolte.”

Alessandro Vagelli:

“All’interno della Quality Assurance esiste una procedura che indica quali controlli eseguire durante la costruzione, l’allestimento e il collaudo delle imbarcazioni. Questi controlli vengono effettuati tramite delle checklist che il collaudatore compila a bordo.

In Benetti questo processo era piuttosto lungo perché avveniva tramite la compilazione di fogli di carta oppure su computer (Word, fogli Excel). Questi fogli venivano trasformati in PDF e archiviati sul nostro sistema di condivisione aziendale SharePoint.

Il lavoro fatto con Focus Informatica, grazie ad Audit Manager, è quello di digitalizzare questo processo. Tramite l’app sono state digitalizzate le checklist e il collaudatore può eseguire tutte le fasi direttamente da tablet. Tutte le segnalazioni inserite vanno automaticamente all’interno del sistema e vengono condivise con il resto dell’azienda.”

Seatec FocusInformatica AzimutYachts Workshop

Dove è nata questa esigenza, questa richiesta?

Gianluca Santevecchi:

“L’esigenza di velocizzare e digitalizzare il lavoro è nata fortunatamente dalla qualità. Ci siamo guardati intorno e abbiamo incontrato Focus che aveva già la soluzione. Questa soluzione è cresciuta insieme a noi e ha sposato l’esigenza nella fattispecie della nautica. Ora non si è fermata solo sulla nautica, ma è andata decisamente oltre.”

Qual è stato il percorso per implementare le varie soluzioni digitali in modo da integrare il nuovo sistema della qualità con le altre aree aziendali?

Gianluca Santevecchi:

“Fortunatamente il percorso è stato obbligato. Trovata la soluzione, eravamo obbligati a trovare un repository per i dati. Questo repository era già presente in azienda ed era SharePoint 2013. Il grosso aiuto, la grossa implementazione è stata quella di fornire alla qualità non solo uno strumento, appunto un tablet, ma anche una base dati solida, accessibile da tutti, dove fosse facile reperire i dati. Insieme a Focus, abbiamo lavorato per poter estrarre ancora più facilmente e visivamente i risultati, andando a separare le estrazioni per ambiente, differenziando il più possibile le checklist per ogni modello. Non è quindi un puro, mero e semplice elenco di problemi. In più l’app, installata sui device, lavora offline in piena autonomia e non ha bisogno di nessun tipo di connessione. Nel momento in cui si ha la copertura, si ha la sincronizzazione.”

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E l’integrazione di sistemi e hardware verrà perseguita anche nel futuro?

Gianluca Santevecchi:

“Direi di sì. Le integrazioni per capire se le lavorazioni sulle imbarcazioni sono state fatte correttamente sono già presenti: il sistema è collegato a un sensore per la rilevazione del roll & pitch e allo wave scan, per il controllo della verniciatura. Sicuramente nasceranno altre implementazioni legate alla misurazione.

Un’altra direzione è quella di utilizzare il software anche in ambienti Android e iOS. Questo renderà l’app migliore a livello di interfaccia utente e apriremo l’utilizzo del sistema anche ai colleghi del sales e after sales.”

Claudio Gai:

“Aggiungerei che alla raccolta dei dati abbiamo aggiunto degli indici di accettabilità. Quindi non è solo una raccolta dati fine a sè stessa, ma una valutazione automatica delle conformità delle imbarcazioni. Questo è il grande obiettivo dell’integrazione degli strumenti di misurazione.”

A me piace molto una frase di Crosby Philip che è un grande esperto americano di qualità e dice: “Non è importante quello che scoprite, è importante poi cosa fate relativamente a quello che avete scoperto”. Che ne pensate?

Claudio Gai:

“Assolutamente d’accordo. È importante gestire le non conformità così come è importante cogliere suggerimenti e trasferirli alle persone coinvolte. Con questo sistema noi riusciamo ad acquisire i dati, inserirli in una “to-do-list” strutturata e visibile a tutti e lavorabile dagli enti aziendali e da fornitori esterni. Io come manager riesco ad avere il controllo in diretta di quelli che sono gli avanzamenti dei controlli, delle attività di ripristino delle non conformità e delle attività di miglioramento fatte sia internamente che presso fornitori esterni.”

Alessandro Vagelli:

“Una volta attivata la segnalazione e avvisato il fornitore, la cosa più complessa era seguire i ripristini e verificare che tutto fosse stato svolto correttamente. Grazie al monitoraggio continuo possiamo in qualsiasi momento vedere lo stato della non conformità e, eventualmente, sollecitare ed interagire con il fornitore, indicizzando tutte le segnalazioni senza avere più perdita di informazioni.”

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E quali benefici avete raccolto digitalizzando i processi di collaudo e controllo qualità?

Alessandro Vagelli:

“Alla fine per Benetti avevamo degli obiettivi: semplificare e ridurre tutti i tempi che si attivano con il collaudo, digitalizzare i problemi ed evitare la perdita di informazioni. Tutto questo è stato risolto proprio grazie a Audit Manager.

L’archiviazione avviene automaticamente, abbiamo ridotto i tempi e possediamo documenti sempre aggiornati. Un altro grosso vantaggio di questo strumento è quello degli indicatori: proprio perché è tutto digitalizzato, gli indicatori ci forniscono valori non solo sulle Non Conformità, ma anche su quali siano i punti che possono risultare più critici e quindi le aree dove il cantiere deve investire più energie, analizzare e risolvere i problemi. Sempre tramite gli indicatori, possiamo scendere nel dettaglio, cioè andare a vedere una specifica commessa piuttosto che uno specifico argomento o perfino arrivare sul fornitore. Questo è un altro parametro che ci ha aiutato e che ci sta aiutando nella valutazione dei fornitori per vedere quale sia il più performante.”

Claudio Gai: 

“Inizialmente servivano due giorni circa per controllare una barca – nel primo stadio in piscina – e per creare un report. Ad oggi siamo riusciti a ridurre la procedura ad un solo giorno, riduzione di tempi del 50%. Riusciamo ad utilizzare meglio le risorse: i miei collaboratori possono lavorare singolarmente su singole imbarcazioni, ma in caso di necessità – magari per un’imbarcazione più grande – si sincronizzano e lavorano insieme su punti diversi.”

Gianluca Santevecchi:

“L’enorme beneficio per un’azienda è sapere quali siano gli indici di qualità da raggiungere. Bisogna porsi dei target e per porsi dei target bisogna avere dei dati tangibili. Questa cosa era estremamente difficile da fare prima, estremamente laboriosa. In questo momento, grazie al sistema, è di una facilità estrema. Questo comporta anche il fatto di sapere dove intervenire. I colleghi dell’ufficio tecnico che sviluppano i nuovi modelli – oppure modificano la costruzione dei modelli esistenti - sono estremamente facilitati. Hanno documentazione fotografica, hanno dei feedback di come sono stati risolti i problemi.

Da un punto di vista IT, probabilmente la natura ringrazia per la diminuzione drastica delle stampe, e non posso che ringraziare il supporto ricevuto da Focus specialmente per l’integrazione di questo sistema.”

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