Gestione controllo qualità e collaudi: strumenti e vantaggi
gestione controllo qualità

Come ottimizzare la gestione del controllo qualità e dei collaudi.

I vantaggi della cultura della qualità in tutte le fasi del processo produttivo 

I meno giovani ricorderanno sicuramente lo spot di una famosa marca di pennelli. Nel breve clip, un imbianchino gira per Milano in bicicletta, con un enorme pennello sulla schiena, sostenendo gli servisse un pennello grande per dipingere una parete gigante.

Ogni tanto, parlare di controllo qualità fa sentire come il ghisa, il vigile milanese, che spiega all’ignaro imbianchino che non è tanto importante la dimensione quanto la bontà della soluzione scelta.

Questo parallelo fa venire anche alla mente che c’è spesso una difficoltà nel capire le dimensioni reali del controllo qualità rispetto alla grande quantità di benefici in grado di apportare. In molti casi, le imprese credono che il controllo qualità sia un’attività mastodontica, difficilmente gestibile e potenziale causa di lungaggini e sostanziosi investimenti.

In realtà, proprio come in quella vecchia reclame, la gestione del controllo qualità e dei collaudi è già efficace utilizzando piccoli strumenti e interventi mirati che sono in grado di migliorare fatturato, reputazione e produttività di qualsiasi impresa con alcuni semplici accorgimenti, vediamo quali.

Definire la qualità 

Abbracciare il digitale e sfruttare i dati 

Individuare i processi chiave 

Diffondere una cultura della qualità 

Sfruttare la tecnologia e aggiornarla dove necessario 

Tracciare e ridurre le perdite di qualità 

Creare un piano di risposta 

Definire la qualità 

Il primo passo, come spesso capita, è fondamentale anche per il controllo qualità.  

Bisogna innanzitutto capire che cos’è la qualità per la tua impresa. Può essere legata alla tua reputazione coi clienti, alla morbidezza del tuo pan di Spagna o alla resistenza delle scarpe antinfortunistiche che produci.  

La prima cosa da fare è quindi capire quali attributi definiscano il tuo concetto di qualità rispetto al prodotto o servizio che metti sul mercato

In questa prima fase, stai gettando le basi per il controllo continuo, definendo quali aspetti del processo produttivo, dall’ideazione al consumo, credi siano fondamentali e quindi debbano essere verificati e migliorati continuamente.  

Oggi, abbiamo la fortuna di avere strumenti in grado di digitalizzare interamente il processo di verifica, traducendo il controllo qualità in un’attività facile, immediata e multidisciplinare

Abbracciare il digitale e sfruttare i dati 

Trasformare la tua definizione della qualità in una serie di KPI misurabili attraverso l’inserimento costante e corretto dei dati nel mondo analogico era effettivamente un’impresa lunga, costosa e, a volte, poco affidabile.  

Nel mondo digitale, tutto ciò però è cambiato. Oggi sono disponibili, a volte anche gratuitamente, risorse e strumenti in grado di rendere i risultati del controllo qualità accessibili, immediati e costanti con una marginalità di errore irrisoria.  

I dati digitali non si scoloriscono, non si distruggono e non si perdono, tutte proprietà invece  della carta che, oltre ad essere un costo per l’ambiente e per l’azienda, rende difficile e approssimativo il controllo qualità. 

Digitalizzare tutta la documentazione aziendale è quindi indispensabile per trasformare delle semplici ‘x’ o numeri in un complesso di dati capace di individuare, correggere e perfino prevedere problemi o non conformità

Individuare i processi chiave 

Dopo aver definito i tuoi KPI qualitativi e abbracciato la digitalizzazione dei documenti, è tempo di definire i processi.  

Un semplice diagramma a lisca di pesce può aiutarti a visualizzare qualsiasi processo e individuare facilmente i KPI produttivi.  

Aggiungi questi indicatori ai primi e avrai ottenuto un elenco esaustivo di tutte le attività che devono essere monitorate e potrai determinare la frequenza dei controlli e delle manutenzioni in base a dati concreti e aspettative coerenti.  

La definizione dei processi, inoltre, consente di snellire le procedure e individuare le risorse dedicate. Anche in questo caso l’uso della tecnologia, come un software o un applicativo ad hoc, sarebbero in grado, per esempio, di notificare alle risorse le attività da svolgere o segnalare una non conformità in tempo reale

Diffondere una cultura della qualità 

Ora, dovresti avere una visione globale della tua impresa e di come si svolgono i processi e aver iniziato a raccogliere i dati dei KPI che presto potranno fornire importanti informazioni sul funzionamento corretto di tutta la linea.  

Grazie al lavoro precedente, avrai anche realizzato che la raccolta dei dati è un lavoro continuo e impossibile da demandare al solo responsabile del controllo qualità.  

L’automazione di questa attività è quindi molto utile perché rende implicita la raccolta dei dati richiesti durante l’attività stessa, responsabilizzando ogni partecipante al processo. 

Diffondere attraverso una formazione incrociata, in grado di comunicare a tutte le risorse umane gli strumenti e le prassi implementate e i KPI che verranno misurati, crea nel team un senso di appartenenza e la capacità di individuare eventuali soluzioni a problemi rilevati grazie all’esperienza diretta.  

Implementare la cultura della qualità in azienda è fondamentale per raggiungere gli obiettivi, stimolare la produttività e abituare le risorse a standard qualitativi alti

Sfruttare la tecnologia e aggiornarla dove necessario 

Come dicevamo in apertura, non è necessario immaginare un immane investimento per introdurre la cultura della qualità in azienda.  

Le risorse tecnologiche sono sempre più varie e accessibili e bisogna approfittarne perché i benefici derivati dalla digitalizzazione sono davvero importanti e possono permetterti di rendere razionale ed efficiente ogni aspetto della tua attività. 

Certo non puoi immaginare di ottenere alta qualità da strumenti obsoleti, mantieni la tua tecnologia al passo coi tempi e implementa ogni novità affinché possa migliorare ulteriormente la tua gestione dei processi e l’analisi dei dati.  

Tracciare e ridurre le perdite di qualità 

La raccolta e l’analisi continua dei dati consente di tenere traccia di tutti problemi e le non conformità che sorgono durante tutta la vita del prodotto o servizio che fornisci.  

Dopo un ragionevole tempo, necessario a rendere statisticamente rilevanti i dati, potrai facilmente utilizzarli per intervenire laddove è più necessario con tempestività. Potresti rilevare problemi ricorrenti o interruzioni del processo in grado di influire sulla qualità e identificare facilmente le risposte adeguate

Anche in questo caso la tecnologia può aiutarti. I sistemi di audit digitale sono infatti capaci di proporre soluzioni ad hoc e informare dei problemi in tempo reale.  

Creare un piano di risposta 

Adesso che hai tutti gli strumenti per scovare i problemi, devi dotarti di un piano d’azione! Settare i tuoi tool in modo da prevenire i problemi o notificare la necessità di un intervento al responsabile, sono solo alcuni dei privilegi della digitalizzazione.  

Studia i tuoi KPI e individua la contromossa migliore per i problemi più frequenti o quelli che potrebbero sorgere, ed elabora un piano d’azione per affrontare i problemi quando dovessero insorgere.  

La digitalizzazione è una risorsa importante e la sua attuazione non è più rimandabile. Cogli l’occasione di abbracciare la cultura della qualità e realizzare i tuoi obiettivi di mercato.